Tutti lavorano nella propria confort zone: il proprio “albero”. Ci escono solo per espletare i propri “bisogni”.(metafora un po’ forte..)
Manca la comunicazione interna ed esterna tra i team di lavoro. Ogni processo è lentissimo, spesso con troppi livelli di autorizzazione.
L’iniziativa e la proattività sono degli sconosciuti nella vostra realtà che è basata sull’individualismo.
Non c’è nè motivazione, nè un obbiettivo condiviso chiaro, se non quello di sopravvivere facendo il minimo indispensabile.
Insomma il contesto lavorativo è tutt’altro che piacevole ed interessante. Peccato che il lavoro ci impegna mediamente almeno 9 ore al girono, più di metà della nostra vita da coscienti…quindi SVEGLIA! Proponi cose nuove!